Usa vietano pc e tablet sui voli da 8 Paesi musulmani e Londra segue l’esempio

Pc e iPad vietati in cabina sui voli per gli Usa provenienti da otto aeroporti di dieci paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente a maggioranza musulmana. La decisione è della Casa Bianca Passano e dopo poche ore anche Londra si allinea all’amministrazione Trump, introducendo il divieto di portare in cabina laptop su voli diretti verso il Regno Unito provenienti da sei Paesi dell’area. Poi è il Canada che fa sapere che sta già considerando la possibilità di adottare simili restrizioni così come la Francia.

Alla base del nuovo divieto ci sarebbe la minaccia dell’Isis, secondo quanto riferisce la Abc che cita fonti del governo americano secondo le quali le informazioni raccolte quest’anno dagli 007 sulla possibile presenza di esplosivi all’interno dei device sono ritenute “credibili” da Washington.

Lo stesso allarme è stato riferito dalla Cnn, che ha però puntato il dito contro al Qaida che avrebbe perfezionato tecniche per nascondere esplosivo nelle batterie dei dispositivi elettronici. A quanto pare le informazioni di intelligence ottenute ”indicano che i gruppi terroristici continuano ad avere nel mirino l’aviazione commerciale e che il bando non è una “mossa politica”.

Nello specifico il divieto americano, che entrerà in vigore sabato 25 marzo, prevede che debbano viaggiare nel bagaglio in stiva tutti gli apparecchi elettronici che superano le dimensioni di un cellulare, comprese le macchine fotografiche. Dal bando sono esclusi, oltre agli smartphone, anche le apparecchiature mediche.

Alla direttiva della Transportation Security Administration sono interessati i passeggeri dei voli in partenza da Giordania, Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Emirati Arabi e Marocco in particolare negli aeroporti di Amman, Il Cairo, Istanbul, Gedda, Riad, Kuwait City, Doha, Dubai,

Abu Dhabi e Casablanca. Le nove compagnie coinvolte: Emirates, Qatar, Turkish, Royal Jordanian, EgyptAir, Saudi Airlines, Kuwait Airways, Royal Air Maroc ed Etihad Airways. Le compagnie Usa non sono interessate in quanto non volano su questo scali.

Con la decisione del governo britannico, presa dalla premier Theresa May, emergono alcune differenze: i voli coinvolti sono quelli diretti verso il Regno Unito in arrivo da Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita. Inoltre, aAlcuni aeroporti contemplati nel divieto americano – Abu Dhabi e Dubai, Doha, Kuwait City e Casablanca – non sono invece interessati dalle restrizioni previste dalle autorità britanniche.

Il ‘bando’ poi riguarda in tutto 14 compagnie aeree, di queste sei di base sia negli Usa sia nel Regno Unito, stando a quanto riferisce la Cnn. Si tratta di British Airways, EasyJet, Jet2.com, Monarch, Thomas Cook, Thomson, Turkish Airlines, Pegasus Airways, Atlas-Global Airlines, Middle East Airlines, Egyptair, Royal Jordanian, Tunis Air e Saudia.

 

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