Alla fine anche la politica si è resa conto che i piccoli comuni sono un’opportunità per l’Italia e non una questione marginale da trascurare. E così dopo anni è stato definitivamente approvato il disegno di legge per il sostegno dei comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e dei territori montani e rurali con il voto quasi unanime del Senato.
Il provvedimento nasce da un testo presentato dal presidente della commissione Ambiente Ermete Realacci (Pd) e ha impiegato tre anni per arrivare al voto dell’Aula. Il testo, che ora diventa legge, contiene misure che interessano 5.585 comuni, circa il 70% dei 7.998 comuni italiani, oltre il 50% del territorio nazionale. Ci vivono oltre 10 milioni di cittadini, il 16,59% della popolazione italiana. Nei Piccoli Comuni vengono prodotti il 93% delle DOP e degli IGP accanto al 79% dei vini più pregiati.
Il provvedimento contiene, tra l’altro l’acquisizione e riqualificazione di terreni ed edifici in abbandono anche per la loro conversione in alberghi diffusi; la possibilità di acquisire case cantoniere da rendere disponibili per varie attività tra cui promozione dei prodotti tipici locali e turismo; la realizzazione di itinerari turistico-culturali ed enogastronomici; la possibilità di acquisire binari dismessi e non recuperabili all’esercizio ferroviario da utilizzare come piste ciclabili.
Via libera anche a interventi in favore dei residenti e delle attività produttive insediate nei piccoli Comuni, alla promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta e al loro utilizzo anche nella ristorazione collettiva pubblica. Si istituisce poi un Fondo, con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2017 e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni a venire dal 2018 al 2023.
Il via libera al testo viene salutato con soddisfazione da forze politiche, governo, regioni, sindaci, Coldiretti. Anche se il più felice è Ermete Realacci che si è impegnato per questo risultato dal 2001. “Oggi è una bella giornata per l’Italia”, commenta, anche perché si tratta di realtà che “amministrano più della metà del territorio nazionale” in cui vivono “oltre 10 milioni di persone”.
“L’approvazione della legge sui piccoli Comuni rappresenta un segnale forte per le politiche del territorio con ricadute importanti su ambiente, economia e cultura. Si introduce il tema della pianificazione e programmazione di politiche di prevenzione nella gestione del territorio”, sottolinea il sottosegretario al Turismo, Dorina Bianchi.
“L’Italia – ha aggiunto – non è solo Roma o Venezia ma è fatta di tante realtà da scoprire. I piccoli Comuni sono eccellenze del nostro territorio e detentori di bellezze autentiche, del modo di vivere italiano e della varietà enogastronomica. Puntando su questi e sull’entroterra e valorizzando tutte le sue potenzialità attrattive, l’Italia da meta più desiderata nell’immaginario dei turisti può diventare quella più visitata, come già hanno confermato i dati quest’estate”.