E’ la quarta la nuova causa che Ryanair ha presentato al Tribunale Europeo di prima istanza contro il nulla di fatto della Commissione Europea in merito al reclamo della compagnia low cost sugli aiuti di Stato a Volare, società controllata da Alitalia.
L’aiuto – ricorda una nota – consiste nella cancellazione di circa 20 milioni di euro di debiti che Volare aveva nei confronti degli aeroporti italiani e nelle riduzioni delle tasse aeroportuali e dei costi del carburante a favore della compagnia italiana. Il primo appello di Ryanair alla Commissione perché indagasse fu fatto più di due anni fa, ma il vettore low cost non ottenne nulla. Per Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, “Questo è solo un altro esempio del favoritismo della Commissione nei confronti delle compagnie nazionali inefficienti e dei suoi pregiudizi nei confronti dei piccoli aeroporti regionali e secondari e delle compagnie low cost”. Dal canto suo Alitalia replica precisando che “tali presunti illeciti sono attribuibili a Volare Group, ora in Amministrazione Straordinaria, e non a Volare spa di proprietà al 100% del Gruppo Alitalia. Volare Spa è stata costituita il 10 aprile 2006 con socio unico Alitalia che ha acquistato dall’Amministrazione Straordinaria di Volare Group il complesso aziendale libero da oneri, debiti e responsabilità proprie solo della citata Volare Group in Amministrazione Straordinaria”.