Un bell’appartamentino in una zona semicentrale e servita dai mezzi, con una cameretta curata, un cucinino dotato di tutto, un piccolo soggiorno e il bagno: certo, non lussuoso, ma a buon prezzo per la media cittadina nell’anno dell’Expo di Milano. Peccato che fosse anche un alloggio popolare a canone calmierato. L’affittuario, un inquilino ghanese, è stato così denunciato per illecita gestione del bene immobiliare e allontanato dall’Aler, l’ente che gestisce l’alloggio.
La storia è emersa quando il portiere del caseggiato popolare, che si trova in via degli Etruschi, si è accorto di un insolito viavai di turisti, e ha chiamato l’ente gestore. E quando l’ispettore si è presentato e ha suonato alla porta, ha trovato una giovane coppia di svizzeri che l’aveva pagato 76 franchi dopo aver regolarmente visionato foto e inserzione su Airbnb (che avvisato lo ha ovviamente tolto dalla sua vetrina web) e prenotato online. Da una prima serie di accertamenti era stato già affittato almeno una ventina di volte. E poteva fregiarsi di valutazioni degli ospiti tutte molto positive.