In caso di scioperi indetti dal personale delle compagnie aeree che comportino ritardi o cancellazioni dei voli, i passeggeri hanno diritto a un risarcimento, indipendentemente da eventuali comunicazioni precedenti.
Le compagnie aeree hanno l’obbligo di rispondere alle esigenze dei passeggeri colpiti dai ritardi, assicurando, ad esempio, servizi di vitto e alloggio.
Tra chi è già tornato e chi deve ancora partire, sono ben 25,3 milioni gli italiani pronti a solcare i cieli in cerca di emozioni e relax. Tuttavia, anche il viaggio più entusiasmante può essere minato da qualche imprevisto. Come dimostrano i disagi delle ultime settimane, gli aeroporti europei stanno vivendo un vero e proprio caos.
Scioperi, ritardi e cancellazioni stanno mettendo alla prova i viaggiatori, costringendo migliaia di passeggeri a rimanere a terra. La costante carenza di personale, i lunghi turni e le difficili condizioni di lavoro rappresentano solo alcuni dei motivi che stanno spingendo molti dipendenti delle compagnie aeree e degli aeroporti, inclusi i controllori del traffico aereo, a scioperare.
Se con un volo cancellato o in forte ritardo, l’intera vacanza sembra svanire nel nulla, grazie al supporto di AirHelp , società leader al mondo in materia di assistenza passeggeri e risarcimenti aerei, anche i momenti più turbolenti pre-partenza diventano un lontano ricordo.
Ecco allora che, per garantire una viaggio senza stress, AirHelp ricorda i principali diritti dei passeggeri in caso di sciopero:
Nel caso in cui sia stato indetto uno sciopero del personale delle compagnie aeree, i passeggeri hanno diritto a chiedere un risarcimento economico per il ritardo o la cancellazione del volo. Al contrario, se a scioperare è il personale aeroportuale, i viaggiatori non possono chiedere un risarcimento.
Indipendentemente dal motivo dello sciopero, deve essere offerto un volo alternativo, che si può decidere di rifiutare se non si desidera proseguire il viaggio. In questi casi, è possibile richiedere il rimborso completo dell’importo del biglietto.
Inoltre, se durante l’attesa sono state sostenute spese aggiuntive a causa dell’interruzione del volo (come quelle per il vitto, l’alloggio o quelle derivanti dallo smarrimento del bagaglio), i passeggeri possono chiedere alla compagnia aerea di coprire tali costi.
Solo in caso di circostanze eccezionali, come condizioni meteorologiche avverse o emergenze mediche, come ricorda il Regolamento UE 261, le compagnie aeree possono essere esentate dall’obbligo di compensazione verso i passeggeri.