Consigli per una vacanza ‘no stress’ con il proprio cane

Con l’arrivo dlle vacanze arrivano le preoccupazioni per i proprietari di cani. DogBuddy.com, comunità di dog sitting in Europa, e il motore di ricerca viaggi globale Skyscanner.it hanno approfondito quali siano i dubbi più comuni con cui si confronta chi ha un cane al momento di pianificare le proprie vacanze, e si sono rivolti a veterinari e specialisti in comportamento animale per avere un parere qualificato su come affrontare le principali preoccupazioni legate ai viaggi.

In base a un recente sondaggio condotto da DogBuddy.com e Skyscanner.it, fra oltre 1.500 italiani che possiedono un cane, per circa tre quarti degli intervistati (74%) l’avere un cane ha ridotto la possibilità di viaggiare all’estero, e per il 64% l’aver portato il proprio cane in vacanza con sé ha limitato cosa potessero fare durante il viaggio.

Il sondaggio ha anche rivelato che ben il 67% si sente in colpa quando non porta il cane con sé in vacanza e, guardando ai risultati, è chiaro che il senso di colpa ha un impatto enorme su quando, dove e come viaggino, basti pensare che il 74% dei proprietari dichiara di aver cambiato i propri piani di viaggio per il proprio cane. Quasi la totalità degli intervistati ha, inoltre, dichiarato di ritenere utile (31%) o molto utile (60%) ricevere il parere di un esperto.

“Le cose più importanti da tenere in considerazione quando si pianifica una vacanza sono l’età e le condizioni fisiche del cane, oltre ad aspetti comportamentali che ne determinano la capacità di adattamento al viaggio, a seconda della destinazione, del periodo dell’anno selezionato, del tipo e della durata del viaggio”, ha detto Manuela Michelazzi, medico veterinario.

La dottoressa Michelazzi rassicura sul fatto che la vacanza a casa di un dog sitter non deve necessariamente essere un’esperienza stressante per il cane: “È fondamentale scegliere il giusto dog sitter considerando dove vive e gli spazi in cui verrebbe ospitato il cane, che dovrebbero esser il più possibile simili a quelli a cui il cane è abituato. Il cane è un animale estremamente sociale, per cui è meglio evitare di lasciarlo a casa solo chiedendo a un conoscente di andare visitarlo quotidianamente per portare cibo o acqua, ma di lasciarlo in un ambiente dove sia sempre in compagnia umana”. È poi importante che il cane familiarizzi con il dog sitter e il nuovo ambiente in modo graduale.

Per il 28% dei vacanzieri italiani che hanno un cane e pianificano di viaggiare all’estero con il proprio animale, Skyscanner ha redatto una pratica guida che descrive in dettaglio le regole relative al trasporto di animali delle principali compagnie aeree e include una serie di consigli di veterinari ed esperti su come preparare il cane al volo, come comportarsi una volta in aereo e, naturalmente, come preparare la “valigia” del cane.
In generale, la maggior parte delle compagnie aeree permette ai cani di piccola taglia di viaggiare in cabina all’interno di un trasportino, mentre le razze di media o grande taglia devono viaggiare in stiva, ad esclusione dei cani-guida. Rispetto alla durata del viaggio, motivo di preoccupazione per 3 proprietari di cani su 4 fra quelli intervistati, che temono che un viaggio lungo sia stressante per il proprio cane, il veterinario della testata online Cani.com commenta che “il viaggio aereo diventa stressante dopo 4 ore, se trasportato in cabina, ed è sempre stressante se il cane viaggia in stiva”.

Per chi non porta il proprio cane in vacanza con sé, ci sono molteplici opzioni come, ad esempio, i dog sitter che si prendono cura del cane in casa loro mentre si è in viaggio.

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