Al centro nord si concentra la maggior parte della spesa turistica

Sono solo 5 le regioni italiane in cui si concentra oltre la metà (il 54,3%) la spesa dei turisti e si trovano tutte nel Centro-Nord, nessuna al Sud. A rivelarlo il ‘XXII Rapporto sul turismo italiano’, presentato alla Bit. La Lombardia è al primo posto con il 13,6% (pari a circa 11 miliardi di euro) della spesa complessiva effettuata dai turisti non residenti in Italia e di quelli residenti in altre regioni; seguono il Lazio con l’11,4% (9,2 miliardi), la Toscana con il 11,3% (9,1 miliardi), il Veneto con il 11,3% (8,3 miliardi) e l’Emilia-Romagna con il 10,2% (6,1 miliardi).

Seguendo un fenomeno mondiali, per cui alcune grandi città attirano da sole numeri elevatissimi di turisti, in Italia il numero di arrivi di stranieri è cresciuto a ritmi sostenuti tra il 2016-2017 nelle città d’arte. In particolare, Venezia (86,5%), Firenze (73,9%), Roma (70,1%), Milano (64,9%) e Verona (57,5%) sono le 5 città d’arte con la percentuale più elevata di turisti stranieri. Città come Venezia e Firenze, ad esempio, presentano un indice di turisticità territoriale pari rispettivamente a 45 e 26, il che significa che a Venezia per ogni abitante vi sono 45 turisti, mentre a Firenze ve ne sono 26. Il peso di arrivi e presenze nelle Top Ten delle città d’arte (Roma, Venezia, Milano, Firenze, Torino, Napoli, Bologna, Verona, Genova e Padova) pari rispettivamente a circa il 25% ed il 20% di quelli complessivi rilevati a livello nazionale nel 2017.
Il Rapporto, in coerenza con quanto sostenuto nell’Historic Urban Landscape dell’Unesco, sottolinea anche la necessità di realizzare politiche finalizzate alla valorizzazione del genius loci e allo sviluppo di nuove forme di sostenibilità, il che introduce un nuovo modo di interpretare il turismo, sempre più legato al concetto di slow, inteso come desiderio di venire a contatto con persone e culture locali, alla ricerca dell’autenticità dei luoghi nell’esperienza di visita.

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