Grandi attese per le performance estive degli agriturismi italiani. Dopo la prova generale del weekend di Pasqua che ha registrato una crescita del 15% rispetto allo scorso anno, da maggio si attendono 7,5-8 milioni di presenze in più. L’obiettivo è sfondare il muro di 1,5 miliardi di fatturato, superando l’1,2 del 2015. A fotografare il comparto è la Cia-Agricoltori Italiani, che oggi ha lanciato la seconda edizione del Festival nazionale degli agriturismi, incentrato sull’Agrichef, il super cuoco dei fornelli agrituristici.
Un risultato economico a portata di mano per un comparto che conta 232 mila posti letto, 480 mila coperti e 2 mila aziende specializzate in attività sociali e didattiche, un patrimonio per l’Italia, spiegano dalla Cia, che è riuscito a tamponare l’emorragia dell’agricoltura degli ultimi dieci anni; a fronte della chiusura del 22% di aziende, le agrituristiche sono aumentate del 55%, giocando un ruolo decisivo per la tutela ambientale, visto che oltre 7 mila insistono in aree montane e dove le titolari donna hanno superato quota 7.800.
“Oggi si punta alla specializzazione – hanno spiegato i presidenti di Cia e Turismo Verde, Dino Scanavino e Giulio Sparascio – dalla vendita diretta dei prodotti in azienda, con sistemi di rete come quello promosso proprio dalla Cia con il marchio ”La spesa in campagna”, alle fattorie sociali o quelle che si accreditano per la gestione di siti archeologici”. Insomma un comparto in evoluzione dove, pur rimanendo prevalenti le aziende a conduzione familiare, si aprono spazi per altre figure, dagli esperti in e-commerce e marketing, ad interpreti e guide.