Il modesto rialzo (+0,8) delle presenze del primo quadrimestre negli alberghi italiani non induce all’ottimismo gli operatori in vista dell’estate, assai preoccupati dal forte calo dell’1,5% registrato in primavera. A lanciare l’allarme è Bernabò Bocca, durante la 65/a assemblea di Federalberghi. Dai dati sull’andamento del turismo alberghiero diffusi a Como emerge infatti che il calo di marzo/aprile è stato pari ad un -3,4% per gli italiani e a un +0,4% per gli stranieri.
“Mentre a stento la componente straniera riesce a stare a galla – sottolinea Bocca – spaventa il quasi crollo della clientela italiana, dalla quale ci aspettavamo una ripresa sulla scia sia delle misure economiche adottate dalla Bce sia da quelle varate dal Governo con gli 80 euro in busta paga e l’opzione di avere sempre l’anticipo del Tfr”.
Anche sul contingente dei lavoratori nel bimestre si registra una flessione dell’1,8% determinato da un -1,6% di occupati a tempo indeterminato e un -2% di quelli a tempo determinato.
“Occorre dunque intervenire con urgenza – dice ancora Bocca – con misure che riguardino l’estensione della deduzione dalla base imponibile Irap introdotta dalla legge di stabilità anche con riferimento ai contratti di lavoro stagionali e la revisione della nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) che nella sua attuale formulazione comporta una drastica riduzione della copertura assicurativa per i lavoratori soprattutto quelli che verranno impegnati nell’ormai imminente stagiona estiva”.