sabato, 23 Novembre 2024

Iata: a ottobre traffico in calo rispetto al mese scorso

La domanda nei primi 10 mesi dell’anno resta forte, cala solo negli Usa

Il traffico internazionale passeggeri è aumentato ad ottobre del 7,7% rispetto allo stesso mese del 2006 ma risulta più basso rispetto a quell’8,2% registrato a settembre. Lo precisa la Iata rendendo noto i dati relativi al traffico per il mese di ottobre 2007.
I coefficienti di carico medi relativi al trasporto passeggeri internazionale sono stati ad ottobre del 76,5%. La crescita del traffico passeggeri delle compagnia aeree del Medio Oriente ha mantenuto la tendenza triennale ad una crescita a due cifre. In America Latina (19%) la domanda ha continuato ad espandersi in conseguenza della riorganizzazione del settore attuata nel 2006. Anche le compagne aeree africane (10,8%) hanno goduto di una forte crescita poiché hanno acquisito una maggiore quota della crescente domanda nella regione.
Nei primi 10 mesi dell’anno il traffico passeggeri è cresciuto del 7,3%, rivelando che la domanda di viaggi aerei da parte dei consumatori rimane forte nella maggior parte delle regioni anche se alcuni settori dell’economia globale rallentano, in modo particolare gli Usa. “La domanda passeggeri – ha affermato Giovanni Bisignani, direttore generale e amministratore delegato della Iata – rimane forte, ma questo è un settore ciclico. I prossimi mesi saranno decisivi per vedere se l’impatto della stretta creditizia si estenderà dal trasporto merci ai viaggi aziendali e di piacere”.  
“Proprio mentre la stretta creditizia getta un’ombra sui risultati dell’economia globale – ha continuato Bisignani – gli scioperi attuati lo scorso mese dalla Francia al Giappone costituiscono un’esortazione a trattenere a bordo i sindacati dei lavoratori per quanto riguarda l’efficienza. Le compagnie aeree sono ancora sulla buona strada per presentare quest’anno il loro primo profitto utile dal 2001. Questa è una buona notizia. Ma con un debito di 200 miliardi di dollari e mentre il petrolio raggiunge rapidamente livelli record – ha concluso Bisignani – non è il momento di allentare la cinghia né i cordoni della borsa. Il controllo dei costi è più importante che mai in ogni angolo del settore”,
 

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