A Ferragosto negli alberghi italiani sono aumentati gli arrivi ma sono diminuite le giornate di presenza e la clientela è stata soprattutto straniera: gli italiani sono infatti diminuiti sia negli arrivi che nelle giornate di presenza. I dati, che si riferiscono al periodo che va dal 9 al 16 agosto, sono stati resi noti dall'Istat. Gli alberghi italiani hanno dunque registrato, rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, un aumento dell'1% degli arrivi e una diminuzione dell'1,9% delle giornate di presenza.
In particolare, la clientela italiana ha registrato, nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, un calo dell'1,9% negli arrivi e del 4,8% nelle presenze; per quella straniera, invece, vi sono state variazioni positive sia degli arrivi (+5,4%) sia delle giornate di presenza (+ 5%). Rispetto all'analogo periodo del 2009, nel Nord-ovest si è registrata una diminuzione complessiva degli arrivi dell'1,6%, nel Nord-est un calo del 2% mentre nell'Italia centrale la marcata crescita degli arrivi stranieri (+12,4%) ha più che compensato la diminuzione di quella italiana (-2,7%), con un aumento del 5,2% del totale degli arrivi. Nell'Italia meridionale e insulare, infine, l'incremento complessivo degli arrivi del 5,6%, è il risultato della crescita del 4,3% per la componente nazionale e del 9,7% per quella estera.
Con riferimento alle presenze, nell'Italia nord occidentale calo complessivo del 2,3%; nel nord-est del 2,2% e nell'Italia centrale del 2%. Infine, nell'Italia meridionale e insulare l'aumento delle presenze estere (più 3,4 per cento) e la diminuzione di quelle nazionali (meno 1,7 per cento) hanno determinato una flessione delle presenze complessive dello 0,7%.
Nel complesso, la durata media della permanenza negli esercizi rilevati è stata di 4,13 giornate, con un diminuzione, in termini assoluti, di 0,12 giornate rispetto all'anno precedente. La variazione negativa si è concentrata nella componente nazionale della clientela (meno 0,15 giornate).
Il 67,8% della clientela ha preferito le località turistiche di tipo prevalentemente stagionale (località montane, marine, lacuali, termali, collinari) mentre il restante 32,2% delle presenze ha riguardato città d'arte e capoluoghi di provincia.