La crisi continua a martellare le imprese e il 2014 è stato un altro anno nero per il commercio e il turismo con un saldo finale tra aperture e chiusure negativo per 35mila unità. E gli esercizi che aprono hanno una vita sempre più breve: la percentuale di quelli che cessano l’attività dopo 3 anni è ormai sopra il 40%. A scattare la fotografia è Confesercenti, che per il prossimo triennio intravede segnali di miglioramento, anche se a trainare la ripresa sarà quasi solo il settore turistico. Tra il 2015 e il 2017 infatti il turismo farà registrare dati di crescita complessiva di quasi 28 mila unità corrispondenti a una variazione del +2,2%.
Quest’anno intanto, sempre per quel che riguarda il comparto turistico, che riunisce le attività dell’alloggio, della ristorazione e del servizio bar, sono state perse complessivamente 11.789 imprese, risultato di quasi 17mila nuove aperture e oltre 28mila chiusure.