E' uno scenario anomalo quello relativo al mercato immobiliare residenziale della seconda casa in Italia nei primi mesi del 2011 che emerge dai dati presentati a Venezia da Nomisma e Fiaip nella giornata di chiusura di TrE Expo. Una parte considerevole del mercato è infatti poco mobile, ai limiti della stagnazione, un'altra, viceversa, mostra segnali di maggiore dinamicità Dopo i forti incrementi sui prezzi di vendita registrati fino al 2007, per il quarto anno consecutivo per Fiaip si registra un segno negativo relativo sia al numero delle compravendite, che ai prezzi. Inoltre la stretta creditizia messa in atto dall'intero sistema bancario che ha penalizzato quel 40% d'italiani che faceva ricorso ad un mutuo per acquistare la seconda casa, continua a tenere ingessato il mercato.
Diversamente che per la prima casa, gli istituti di credito continuano a mostrare indifferenza e disinteresse verso il prodotto turistico, arrivando a finanziare soltanto il 60% dei richiedenti per un massimo del 50% del valore degli immobili. Mentre continua l'aumento degli immobili messi in vendita (+9,2%), si registra una lieve diminuzione dei prezzi delle compravendite in quasi tutte le località (-0,7%), così come sono in calo anche il numero delle transazioni (-12,8%).
Ci sono località turistiche, tra quelle di mare e montane, che viaggiano sopra i 10mila euro al metro quadro per immobili nuovi o di pregio e la classifica vede ai primi posti Santa Margherita Ligure (17mila/mq), Capri (15mila/mq), Courmayeur (14mila/mq), Alassio (13mila/mq). Il resto dell'Italia vede, accanto a località in cui non si è assistito a sensibili variazioni dei valori di compravendita (Desenzano sul Garda, Jesolo Lido, San Benedetto del Tronto, Montesilvano, Vieste, Policoro e costiera cilentana), solo tre centri turistici che hanno fatto registrare nel passaggio dal secondo semestre 2010 al primo 2011, una vera contrazione dei prezzi: Sestriere, Termoli e Tropea. In leggero recupero Rimini che nello scorso semestre aveva fatto registrare una contrazione.