Godersi Parigi a giugno costa il 48% in più che ad agosto, la magia di Roma a maggio è l’86% più salata che a febbraio. Questo è quanto emerge dai dati dell’Osservatorio trivago che ha analizzato l’andamento dei prezzi hotel in 25 città europee nell’ultimo anno, per scoprire quali sono i periodi economicamente più e meno indicati.
Nonostante la classica stagionalità di alcune mete, quello che sta per concludersi può definirsi un anno “ballerino” dal punto di vista dell’andamento dei prezzi hotel, con diverse città che hanno toccano variazioni superiori al 100% tra il mese più economico e quello più costoso.
Analizzando i dati, emerge che la meta dove si registra una variazione maggiore è Edimburgo. Nella città scozzese infatti la differenza tra il mese più economico (gennaio) e quello più caro (maggio) tocca il 153%. La differenza di prezzo è sensibile anche a Istanbul (131%) e Nizza (101%).
In Italia, invece, la meta con la maggiore variazione di prezzo è Venezia. In laguna infatti la differenza tra gennaio (mese più economico) e maggio (mese più caro) tocca il 132%, con un aumento del prezzo medio a notte di oltre 150 euro. Chiudono il quadro Firenze (102% di differenza) e Roma, che registra una variazione dell’86%.
Nel contesto generale, per quanto riguarda i periodi più cari spiccano maggio e settembre: durante questi due mesi, infatti, dormire in hotel arriva a costare più di 100 euro di media a notte in ben 19 destinazioni su 25. Al contrario, in mesi invernali come gennaio e febbraio si registra il periodo con le tariffe più basse in ben 21 destinazioni.