Ottime notizie sullo stato di salute del turismo “bianco”. Tra Natale, Capodanno e l’Epifania si registreranno un milione e 850 mila presenze ovvero 120 mila in più dello scorso anno (+7,5%) e un miliardo e 600 milioni d’incassi (+7,7%) secondo un’indagine condotta dal Centro studi Cna. E se le premesse saranno confermate si prevede un fatturato di 10,6 miliardi per l’intera stagione sulla neve (marzo incluso) con quasi 11 milioni di presenze.
Per quanto riguarda le mete sul podio per crescita di presenze ci sono Trentino Alto Adige (+19%), Lombardia (+17%) e Piemonte (+16%). Quindi, a seguire, Valle d’Aosta (+14%) Friuli Venezia Giulia (+13%), Veneto (+11%) e le regioni appenniniche, con Toscana ed Emilia Romagna, Abruzzo e Lazio (+10% complessivo).
Disaggregando il fatturato la parte del leone è appannaggio della ricettività alberghiera (585 milioni) seguita da servizi diretti alle attività turistiche (dalle attrezzature agli impianti di risalita, per un totale di 580 milioni), ricettività extralberghiera (230 milioni) e ristorazione, shopping e intrattenimento (205 milioni).
“A trainare il boom – commenta la Cna – l’offerta di qualità delle strutture tricolori che riescono a soddisfare le richieste sempre più sofisticate del turismo invernale nazionale e internazionale, in particolare in materia di sicurezza (assistenza, informazione e soccorso in caso di necessità) e di servizi legati al benessere, chiesti espressamente dal 58% dei clienti (+8,7% sul 2016)”.