Le aziende del turismo avranno i contributi previdenziali sospesi dal 2 marzo al 31 aprile. Lo precisa una circolare dell’Inps pubblicata a chiarimento del decreto Cura Italia. La sospensione vale per “gli adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per le imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato”.
La sospensione dei contributi, precisa l’Inps, vale per le federazioni sportive, per le palestre per i centri sportivi, teatri, cinema, discoteche, sale gioco, ricevitorie, sale scommesse, fiere ed eventi, ristoranti, gelaterie e pub, musei, biblioteche, archivi, orti botanici, asili nido, scuole di vela, attività di assistenza sociale per anziani e disabili, aziende termali e parchi divertimenti. Sono inoltre sospesi i contributi per i soggetti che gestiscono stazioni di autobus, ferroviarie, metropolitane, marittime o aeroportuali e quelli che gestiscono servizi di trasporto merci e trasporto passeggeri terrestre, aereo, marittimo, fluviale, lacuale e lagunare e i soggetti che svolgono attività di guida e assistenza turistica Destinatari della sospensione degli adempimenti e del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali sono i datori di lavoro privati; i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, agricoli); i committenti e i liberi professionisti obbligati alla Gestione separata.
La circolare precisa che “per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato con ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di euro “sono sospesi i versamenti da autoliquidazione relativi ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2020”.