Inflazione turistica, calano prezzi pacchetti vacanza, hotel, ristoranti

A ottobre Demoskopika stima un tasso di inflazione turistica in diminuzione dell’1,3% su base mensile e una crescita del 3,8% su base annua, in un quadro di generale stabilità (+3,8% anche nel mese precedente). Diminuiscono su base tendenziale i prezzi dei pacchetti vacanza (da +13,0% a +9,6%), dei servizi ricettivi e di ristorazione (da +4,0% a +3,5%) con una più che significativa contrazione della dinamica dei prezzi delle voci villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (da +3,0% a +1,6%) e alberghi, hotel, pensioni e simili (da +4,8% a +3,9%).

Al contrario, infine, subiscono una crescita tendenziale i servizi di trasporto (da -1,8% a +0,9%) e i servizi ricreativi e culturali (da +3,3% a +3,9%). Sul versante congiunturale si registra un decremento per i pacchetti vacanza (-4,2%) e per i servizi ricettivi e di ristorazione (-1,4%) con contrazione più significativa per le voci riguardanti i servizi di alloggio (-5,9%).  In controtendenza il trasporto marittimo (+10,9%) e i voli nazionali (+5,1%).

Il differenziale inflazionistico, in termini tendenziali, tra l’indice generale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) e quello turistico (Nict) si attenua lievemente portandosi a 2,9 punti percentuali (dai 3,0 di settembre 2024). L’inflazione turistica acquisita per il 2024 è pari al 4,1%. Sono otto i sistemi turistici con una dinamica dei prezzi più alta rispetto alla media italiana con in testa Liguria, Lazio, Sicilia, Piemonte e Emilia-Romagna. La dinamica dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo turistico (Ipcat) per l’Italia fa registrare nel mese di settembre 2024 (ultimo dato disponibile), su base annua, un aumento del 3,9% (in flessione rispetto al mese di agosto 2024, +4,7%) a fronte del dato dell’Unione Europea pari al 4,8%.

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