Al via le domande per il contributo centri storici: istanze entro 14 gennaio

Al via dal 18 novembre la finestra per fare richiesta del contributo a fondo perduto per i centri storici, introdotto con il decreto agosto e rivolto agli esercenti di 29 grandi città d’arte colpite dal calo dei turisti stranieri causa Covid. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha approvato il modello di domanda che i contribuenti potranno inviare da mercoledì prossimo fino al 14 gennaio 2021 tramite i servizi telematici delle Entrate. Per le domande accolte “la somma di denaro sarà erogata direttamente sul conto corrente del beneficiario”.

L’Agenzia comunicherà l’ok o la non spettanza del contributo in relazione ai requisiti previsti dalla norma: domicilio fiscale o sede operativa nel centro storico delle 29 città indicate anche nelle istruzioni per compilare la domanda, e ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019.

Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° luglio 2019 il contributo spetta a prescindere. L’importo è calcolato applicando sulla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 e quello del giugno 2019 con diverse percentuali a seconda del fatturato (15% a chi non superava nel 2019 i 400mila euro, 10% alle attività tra 400mila e 1 milione di euro e 5% oltre questa soglia. Il contributo minimo è di 1000 euro per le persone fisiche e duemila per i soggetti diversi e ha un tetto massimo di 150.000 euro.

Possono richiedere questo contributo a fondo perduto i soggetti esercenti attività di vendita di beni o servizi al pubblico, svolte nei centri storici (zone A o equivalenti) dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana ad alta presenza di turisti stranieri (in tutto sono state individuate 29 città d’arte da Venezia a Bergamo) che registrano presenze in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti negli stessi comuni (per i capoluogo di provincia), in numero pari o superiore a quello dei residenti negli stessi comuni (per i capoluogo di città metropolitana).

La richiesta del bonus potrà avvenire esclusivamente tramite l’apposito servizio web nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle entrate. L’invio può essere effettuato anche dagli intermediari delegati alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione delle fatture elettroniche. Una prima ricevuta attesterà la presa in carico della richiesta o lo scarto a seguito dei controlli formali. In seguito, subito dopo le verifiche delle informazioni presenti in Anagrafe Tributaria, con una seconda ricevuta l’Agenzia attesterà l’accoglimento o meno dell’istanza ed erogherà le somme con bonifico sul conto corrente indicato nell’istanza.

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