Dovranno attendere fino al 31 maggio per gli eventuali risarcimenti gli oltre 40 mila piccoli azionisti di Alitalia. A risarcire, secondo una nota del ministero dell’Economia, almeno in parte, ci penserà il Fondo dei conti dormienti che però ha bisogno di tempo prima di essere sbloccato. Ma il Siti (Sindacato italiano per la tutela dell’investimento e del risparmio) esorta il Governo a non offrire facili illusioni. "Il fondo dei conti dormienti può contare ad oggi su circa 800 milioni di euro (di cui peraltro è previsto che solo una parte sarà destinata al rimborso dei risparmiatori truffati), cifra più o meno corrispondente al danno subito da azionisti ed obbligazionisti Alitalia". Tali fondi, si legge nella nota, "come precisato dal Governo, andranno ripartiti con le altre vittime (tra cui quelli di Cirio, Parmalat e Argentina), che valgono oltre 30 miliardi di euro di pubblico risparmio bruciato. Di conseguenza o tali fondi saranno distribuiti a pioggia o, più probabilmente, solo coloro che eserciteranno rapidamente ed efficacemente i propri diritti riusciranno a vedere qualcosa più delle briciole di un piatto che piange". Per questo Siti invita tutti gli azionisti ed obbligazionisti Alitalia ad attivarsi, partecipando all’iniziativa lanciata sul proprio sito alla pagina ‘Alitalia’ per "esercitare tempestivamente i propri diritti e garantirsi qualche chance in più di ottenere un effettivo recupero".