Nel corso dei primi due anni di gestione straordinaria di Alitalia sono stati ceduti beni per 1,14 miliardi di euro, 13 milioni in più rispetto a quanto stimato dalle perizie. Lo ha riferito il commissario straordinario Augusto Fantozzi, illustrando al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, la relazione finale su questa prima fase. Tra beni ancora da cedere e diritti da incassare, la relazione stima un ulteriore realizzo pari a 336,8 milioni di euro. "Il rubinetto – ha commentato Fantozzi – doveva essere chiuso ed è stato fatto. Obbligazionisti e azionisti hanno avuto un ristoro che secondo me è buono, perché se la Fiat fallisse non prenderebbero niente". A giudizio del commissario, quindi, le cose "sono andate meno peggio di come ci si poteva aspettare".
Soddisfazione è stata espressa anche da Romani: secondo il ministro, la soluzione della vicenda Alitalia "é stata un caso di scuola", che ha portato a un "risultato eccellente". "Due anni fa – ha sottolineato Romani – la compagnia era in dissesto, con ingenti perdite e una liquidità insufficiente anche per le esigenze quotidiane". Oggi, ha proseguito, "abbiamo una compagnia italiana ben gestita, che vola in Italia e all'estero, e un commissario straordinario che riesce a pagare quasi tutti i debiti, con 10.550 dipendenti riallocati e 4.100 in cig, dai 5.800 originari e riteniamo che in futuro questo dato possa ancora scendere".