Atlantia entra nel capitale del tunnel della Manica. Il Gruppo italiano, che ha chiuso il 2017 con un utile in crescita del 4% a 1,17 miliardi, ha acquisito per 1,056 miliardi il 15,5% del capitale di Groupe Eurotunnel (Getlink), la società che gestisce il collegamento sottomarino tra Francia e Regno Unito movimentando oltre 20 milioni di passeggeri.
Un’operazione che non costituisce un’alternativa al dossier Abertis, assicura l’ad Giovanni Castellucci, confermando l’impegno per le autostrade spagnole sulla cui partita cui è ancora attesa l’autorizzazione della Consob iberica alla controfferta Acs-Hochtief.
“Un buon investimento di lungo termine dal punto di vista finanziario”, lo definisce Castellucci, assicurando che Atlantia non intende cambiare la propria strategia, che resta sulle strade e sugli aeroporti: “Non abbiamo in programma di entrare nel settore delle ferrovie”. Esclusa inoltre la vendita di quote di Aspi o Adr: “Non abbiamo bisogno di vendere nessun asset per investire, abbiamo tutta la flessibilità di cui abbiamo bisogno, anche con l’eventuale operazione Abertis”, assicura Castellucci.
Intanto Atlantia si lascia alle spalle un 2017 di buoni risultati, con Ebitda in crescita dell’8% a 3,664 miliardi, ricavi per 5,973 miliardi (+9%) e traffico in crescita sulle autostrade (+2,2% per la rete italiana) e sugli aeroporti (complessivamente +1%, con Adr che cede lo 0,6%). Il cda ha proposto un dividendo di 1,22 euro per azione (+26%). E le previsioni il 2018 lasciano prefigurare un miglioramento della redditività.