Cescat: 13,5 mld di tasse non pagate nel turismo nel 2011

Secondo le stime evadono soprattutto pensioni e B&B del Sud e delle Isole

Nei primi mesi del 2011 l'evasione fiscale presunta del comparto del turismo si aggira intorno ai 13,5 miliardi di euro. Complessivamente, infatti, il giro d'affari in "nero" del turismo in Italia nel 2011 supera la bella cifra di 36 miliardi di euro, un'evasione fatta soprattutto di scontrini non emessi, iva non dichiarata, imposte sul reddito evase. Evadono principalmente, ma non esclusivamente, pensioni, bed e breakfast, accommodations di tipo familiare, stabilimenti balneari, bar, ristoranti.
Sono le stime prudenziali del Cescat-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia che tengono conto dei flussi del turismo italiani e stranieri (circa 170 milioni di presenze per entrambi i settori), dell'incidenza del "turismo familiare", dei flussi del fine-settimana, del turismo organizzato, del turismo fluttuante, roulotte, viaggiatori individuali, crociere e quant'altro. Sull'evasione fiscale, notevoli le differenze nel Paese: il "nero", al Nord, si aggira sul 20% ma raggiunge il 35% nel Sud e nelle Isole.  Complessivamente, il comparto turistico, compreso l'indotto, fattura 185 miliardi, pari al 12% del Pil.

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