Confcommercio: per 60% imprese è crisi nel turismo

A Cagliari presentata indagine nell’ultima tappa del “Roadshow Pmi”.

Circa sei pmi su dieci segnalano sia un peggioramento dell’andamento del turismo che della propria situazione economica. E’ quanto emerge da una indagine su Turismo e Pmi realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche di mercato, e presentato a Cagliari nella nona e conclusiva tappa del "Roadshow Pmi". Per il 67,2% delle Pmi del turismo, poi, la situazione economica del Paese è peggiorata nei primi cinque mesi del 2009 rispetto al secondo semestre del 2008. Tuttavia il 71,2% delle Pmi è fiducioso sul superarmento della crisi attuale. A pensare in termini negativi sono soprattutto le imprese del Nord Ovest e quelle di più grandi dimensioni. Le difficoltà denunciate dalle imprese turistiche sono sia di tipo strutturale che gestionale: il 43,5% ritiene di non poter investire nel periodo 2009-2010 a causa della mancanza di risorse e il 95,2% ha difficoltà nella gestione dell’impresa. La ricetta, secondo Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio, è orientare una politica del comparto su vari versanti. Intanto "occorre colmare il gap infrastrutturale rispetto agli altri Paesi a vocazione turistica – ha detto a Cagliari – dalla Francia ci separano 50 mila posti barca in meno e dalla Spagna 17 milioni di arrivi e 13 miliardi di dollari di entrate valutarie". Altro problema è quello delle tariffe ("da evitare quelle penalizzanti per la competitività"), ma occorre anche puntare su contratti di lavoro più flessibili (lavoro intermittente) e sull’attrattività del sistema attraverso l’accessibilità, l’efficienza e la promozione su larga scala, intercettando la domanda dei turisti.

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