Londra, voli internazionali più cari del 50%

In vigore le nuove tasse: e per chi viaggia in prima classe tariffe ancora più salate

Arriva una vera e propria stangata per chi viaggia dal Regno Unito sulle lunghe tratte. Da ieri, infatti, sono entrate in vigore le nuove tariffe dell'Airport Passenger Duty (APD), le tasse applicate dal governo sui voli internazionali in partenza del Regno Unito. In alcuni casi gli aumenti toccheranno il 50%, portando la tassa a 85 sterline a passeggero, in turistica, per i voli a lungo raggio. Così, ad esempio, quattro persone che viaggiano negli Stati Uniti dovranno sborsare 240 sterline contro le 180 di prima. In più, il metodo per calcolare il prezzo delle destinazioni – divise in quattro fasce – è dato dalla distanza tra Londra e le capitali dei paesi presi in considerazione. Il che porta a inevitabili distorsioni: andare alle Hawaii, ad esempio, costerà meno che recarsi a Cuba.
Gli aumenti saranno così suddivisi. I voli di classe A, sotto le 2 mila miglia, passeranno da 11 a 12 sterline. Per la fascia B – l'Egitto, ad esempio – l'incremento sarà del 33%, da 45 a 60 sterline. Per Australia, Indonesia e Singapore la tassa passerà a 85 sterline, il 54% in più delle attuali 55 sterline. Il conto sarà ancora più salato per i passeggeri di prima, business e premium economy. La fascia B salirà a 120 sterline, la C a 150 – il 50% in più di quanto non costi oggi. La prima classe per destinazioni di classe D avrà un sovrappiù di 170 sterline, ovvero un aumento del 54%.

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