Buono lo stato di salute del turismo italiano nel 2006: le spese dei turisti stranieri nel nostro Paese sono arrivate a 30.326 milioni di euro (+6,7%), mentre gli italiani all’estero hanno speso 18.399 milioni di euro (+2,2%). Sono i principali dati emersi nell’ottava conferenza “L’Italia e il turismo internazionale nel 2006. Risultati e tendenze per incoming e outgoing”, organizzata da Ciset, Università Cà Foscari e Ufficio Italiano dei Cambi (UIC) a Venezia. L’andamento della spesa si è tradotto in un netto miglioramento del saldo della bilancia dei pagamenti turistica, che passa da 10.455 a 11.927 milioni di euro (+14,1%). L’Italia si conferma tra i principali Paesi di origine dei flussi turistici internazionali, al sesto posto nella spesa globale per i viaggi all’estero dopo Germania, Usa, Regno Unito, Giappone e Francia. Sono 24-25 milioni (dato stabile negli ultimi cinque anni) i viaggiatori. La principale destinazione della spesa turistica degli italiani è la Francia, con il 12,2% del totale (+33 milioni di euro). In crescita, tra le altre principali destinazioni, anche gli Usa, la Spagna, la Germania e la Svizzera. In calo invece Austria (142 milioni in meno) e Regno Unito (-197 milioni). Resta agosto il mese preferito dagli italiani che viaggiano per vacanza, mentre la maggior parte dei viaggi per affari si è registrata in primavera. Il mare (3.229 milioni di euro rispetto ai 2.917 del 2005) ha superato la vacanza culturale (3.183 milioni). In diminuzione le destinazioni montane (590 milioni contro i 623 del 2004).