Nel Dl Sostegni ci sono anche 1,7 miliardi per il turismo: tutte le misure

In arrivo circa 1,7 miliardi di euro per il turismo con il decreto Sostegni appena varato dal consiglio dei ministri. In particolare per il settore turistico sono previsti 700 milioni per la montagna (impianti risalita, maestri sci, attività commerciali, baite, affitti sci), 900 milioni per gli stagionali (lavoratori stagionali, Partita Iva, lavoro autonomo del turismo e terme), 100 milioni per le fiere.

In più sarà destinata al settore una quota parte del maxi fondo da 200 milioni destinato alle imprese di ristorazione nei centri storici e specializzata in eventi privati. Inoltre è prevista anche una parte pro quota dei 10 miliardi a fondo perduto.

Lo stesso premier Mario Draghi a termine del cdm ha spiegato: “il turismo riceve fondi ed è un settore su cui vale la pena di investire perché tornerà ad essere una industria prospera ed in grado fare bene. Da qui la nostra convinzione sugli aiuti. Sulle imprese c’è una parte destinata al ristoro o indennizzo di quelle che operano nella montagna, molte poste di questo decreto sono indirizzate al turismo e c’è un provvedimento molto importante per gli autonomi per tutti i lavoratori inclusi i lavoratori del settore agricolo, con decontribuzione da due miliardi e mezzo, abbiamo aggiunto un miliardo e mezzo”.

“Il comparto del turismo è sostenuto con forza dall’esecutivo e sarà parte importante del rilancio del nostro Paese quando usciremo dalla pandemia” ha detto Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento.

Inoltre, sembra che la Ragioneria generale dello Stato abbia dato il via libera all’utilizzo di oltre 540 milioni che erano stati stanziati in passato per il turismo e non erano mai stati spesi. Si tratterebbe delle risorse che il ministro del Turismo Massimo Garavaglia aveva annunciato in audizione di aver individuato a seguito di una due diligence sull’esistente. “Abbiamo trovate queste risorse – aveva detto il ministro – e il nostro obiettivo è distribuirle il più velocemente possibile e nel modo più equo possibile”.

Ecco le altre misure

STRALCIO Sono cancellate le vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro tra il 2000 e il 2010 per chi rientra in un tetto di reddito di 30mila euro. Rate e nuove cartelle esattoriali sospese fino al 30 aprile e una sanatoria ad hoc per le partite Iva in difficoltà.

PARTITE IVA E IMPRESE – Possono accedere a contributi a fondo perduto, se hanno un fatturato fino a 10 milioni e nel 2020 perdite medie mensili del 30% rispetto al 2019: gli aiuti vanno da 1.000 euro per le persone fisiche (2.000 per le giuridiche) a 150mila euro. Per le imprese ci sono 5 fasce di ricavi con percentuali differenziate dei sostegni, dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi.

GRANDI AZIENDE Se in crisi ma con prospettive di ripresa possono attingere a finanziamenti agevolati da restituire in 5 anni: c’è un fondo di 200 milioni presso il Mise. Il Fondo sociale per l’occupazione e la formazione del Ministero del lavoro, è rifinanziato con 400 milioni ed è prorogata per tutto il 2021 l’integrazione salariale della cigs per i lavoratori ex Ilva, destinando 19 milioni.

LAVORO Blocco dei licenziamenti prorogato a giugno, e fino a ottobre per le aziende che usano la cassa integrazione Covid, valida fino al 31 dicembre (massimo 28 settimane), per 3,3 miliardi. Quelle con cassa integrazione ordinaria possono chiedere 13 settimane tra aprile e giugno per Covid, senza contributo addizionale. Ci sono 1,5 miliardi per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti da autonomi e professionisti. I contratti a tempo determinato possono essere rinnovati o prorogati senza causale fino al 31 dicembre.

REDDITO DI CITTADINANZA È rifinanziato per 1 miliardo. Tre nuove mensilità del reddito di emergenza alle famiglie (1,52 miliardi). Fino al 31 dicembre non serve aver lavorato 30 giorni nell’ultimo anno per ottenere la Naspi. Una tantum da 2.400 euro per lavoratori stagionali, del turismo, termali e dello spettacolo che hanno perso il posto, e per quelli dello sport varia da 1.200 a 3.600 euro.

CULTURA In arrivo 400 milioni di euro in più: 200 milioni per spettacolo, cinema e audiovisivo, 120 milioni per spettacoli e mostre e 80 per il settore del libro e la filiera dell’editoria.

MATRIMONI E EVENTI Per le filiere più colpite dalla crisi (anche commercianti e ristoratori dei centri storici) c’è un fondo da 200 milioni. Ci sono 200 milioni in più per imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, 100 milioni per la cancellazione di fiere e congressi e 150 per le fiere internazionali.

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