Con una crescita del 33%, nel il Tax Free Shopping torna a crescere dopo la battuta d'arresto del 2008 e del 2009, che si era chiuso addirittura con un mercato in calo del 12%. Proprio gli ultimi due anni hanno rivoluzionato il settore: a causa della crisi, giapponesi e americani hanno perso il tradizionale primato di top spender in Italia (entrambi sono al 9% del mercato) in favore di russi e cinesi, rispettivamente al 27% e 10%. Secondo Global Blue, azienda leader nel Tax Free Shopping, i turisti che affollano ogni anno l'Italia scelgono Milano (36%) come meta preferita per lo shopping, e Roma, nonostante vanti la più alta concentrazione di flussi turistici, è seconda (21%). I russi, nonostante lo stop del 2009, confermano il trend degli ultimi cinque anni, che li ha portati a essere la prima nazionalità del settore Tax Free (+32% nel 2010), anche se il valore del loro scontrino medio è in leggera diminuzione rispetto al 2009 (-4%).
Un segnale incoraggiante è dato dal ritorno alla crescita degli americani, che dopo tre anni di calo sono tornati a visitare l'Italia e, a settembre 2010, presentano una crescita del 21% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Al contrario, giapponesi e turisti dei paesi produttori di petrolio (Arabia Saudita ed Emirati) in questi ultimi anni hanno un trend discontinuo e in calo, anche se i turisti arabi continuano a caratterizzarsi per uno scontrino medio molto elevato, 1.200 euro, e in ulteriore crescita (+83%). Infine, come già avvenuto in Europa, i brasiliani stanno diventando una nazionalità di riferimento anche per l'Italia, dove a partire dal 2007 hanno mostrato un trend di crescita continua (+51%) che si conferma anche nel 2010 (+45%).