Anche uno dei pilastri su cui si regge l’economia del Centro Italia, come il turismo, può crollare a causa del terremoto. Lo dimostra un’indagine della Camera di Commercio di Monza e Brianza che ha stimato in circa 170 milioni di euro i danni economici provocati dal sisma al turismo e in circa 8 mila i posti di lavoro perduti in un anno dal sistema ricettivo di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo.
Le conseguenze più pesanti in Umbria, con 80 milioni di euro in meno per ristoranti, alberghi e imprese della ricettività, e nelle Marche, che hanno perso introiti per 57 milioni. Ma anche in Abruzzo e nel Lazio l’indotto è in calo di 30 milioni (rispettivamente 16,7 e 15 mln).
L’indagine della Cciaa si basa su dati Istat, Banca d’Italia, Ciset ed è stata coordinata da Renato Mattioni, segretario generale della Camera di Commercio monzese, originario di Visso (Macerata), uno dei centri marchigiani devastati dalle scosse.