Se la cucina diventa leva turistica al pari della cultura

A Milano i ristoranti tirano quanto il Duomo. Parola di Andrea Berton, chef dell’omonimo ristorante una stella Michelin a Milano che, in occasione della finale nazionale del Bocuse d’Or, racconta dell’escalation di successo che sta riscuotendo il turismo enogastronomico nel capoluogo lombardo. “In tanti, e sempre più spesso, vengono – dice Andrea Berton –  per vedere cosa c’è di nuovo nei ristoranti. Cenano da me e mi raccontano di aver prenotato anche da Cracco o da Aimo e Nadia, ad esempio, con un programma di ‘4 stellati in 4 giorni’. Oggi esiste un turismo enogastronomico nelle nostre città d’arte impensabile solo dieci anni fa e che attira flussi ricchi e destagionalizzati capaci di creare nuova economia. Nel mondo gli italiani non sono più quelli che fanno solo lasagne e pizza –  sottolinea lo chef – il lavoro che stiamo facendo è dimostrare che la cucina è professionalità, dedizione, tenacia. Oggi il cuoco deve essere anche un buon comunicatore, e – secondo Berton – deve essere un imprenditore dell’accoglienza in grado di offrire, a tavola, una esperienza di benessere a 360 gradi, dal gusto all’accoglienza. Attira molto questa forma di cultura, e c’è molto interesse tra i giovani, anche italiani. Per gli stranieri l’Italia e la sua cucina sono un mito. La ristorazione ha finora vissuto di luce riflessa rispetto alle città d’arte, ora dobbiamo essere supportati dalle istituzioni – è l’appello di Berton – nel comunicare che la cucina è diventata una importante leva turistica. Serve un supporto di comunicazione che metta i nostri luoghi di lavoro tra le mete da visitare, e servono forme di stage e di alternanza scuola/lavoro da rendere più adatti al nostro settore”.

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