L’Italia a tavola si conferma eccellenza mondiale nella nuova Guida Michelin. La 62esima edizione ha scelto di svelare i propri verdetti al Teatro Regio di Parma, città che ha ottenuto il riconoscimento di città creativa della gastronomia Unesco.
Otto erano i ‘re’ italiani della ristorazione ed otto rimangono. Le tre stelle anche quest’anno sono andate a ‘Piazza Duomo’ ad Alba (Cuneo), ‘Da Vittorio’ a Brusaporto (Bergamo), ‘Dal Pescatore’ a Canneto sull’Oglio (Mantova), ‘Le Calandre’ a Rubano (Padova), ‘Osteria Francescana’ a Modena, ‘Enoteca Pinchiorri’ a Firenze, ‘La Pergola’ a Roma e ‘Reale’ a Castel di Sangro (L’Aquila).
Si allarga invece la platea delle 2 stelle che sale a 41, cinque in più dell’anno scorso, e quella dalla singola stella che sfiora le trecento segnalazioni (294 per l’esattezza) con 28 new entry. 260 i nuovi Bib Gourmand.
”La Guida 2017 è un viaggio in Italia che davvero suggerisce molte deviazioni – spiega Sergio Lovrinovich, caporedattore della Guida Michelin Italia – Danì Maison di Nino di Costanzo, a Ischia, è un viaggio nella tradizione partenopea scandito dai suoi classici, che passa per un giardino dai colori arcobaleno. È la novità più significativa al centro-sud. Al nord, abbiamo 2 novità: la cucina aromatica di Schneider al ristorante Terra, in Val Sarentino, e la sicura mano di Alfio Ghezzi alla Locanda Margon, a Trento, maturata negli anni e ben sostenuta da una maison di vini di alta qualità. Due novità a Milano, città dalla clientela esigente, cosmopolita e appassionata di arte, che ben si addice ai due ristoranti Seta, al Mandarin Oriental Hotel, ed Enrico Bartolini al Mudec, Museo delle Culture in zona Navigli”.
Il 2017 si conferma l’anno di Enrico Bartolini, che realizza il “triplete” da quattro stelle, fregiandosi di una nuova stella con la rinascita di uno storico locale a Bergamo Alta, ora Casual Ristorante, di un’altra nuova stella in Località Badiola a Castiglione della Pescaia con La Trattoria Enrico Bartolini, e vede al Mudec l’assegnazione delle due stelle.
Parma intanto, forte anche di questa giornata all’insegna della buona cucina targata Michelin, si candida ad ospitare il museo nazionale della gastronomia e strizza l’occhio agli chef stellati proponendo la propria sterminata lista di prodotti tipici. Anche perché le materie prime sono la base di ogni piatto stellato, spiega Marco Do, direttore comunicazione Guida Michelin, che lancia un tour in giro per l’Italia proprio all’insegna del ‘libretto rosso’ più gustoso del mondo.