Alle Galapagos si teme boom Covid, a rischio modello sostenibilità

In un mese di pandemia da Covid-19 la bellezza delle Galapagos vede a rischio crack il suo modello di sviluppo sostenibile, già in affanno per il surriscaldamento causato dal Nino e per i rifiuti plastici in mare. “La situazione è drammatica, temiamo un’escalation dei contagi con una nave crociera della Royal Caribbean con 48 membri dell’equipaggio in quarantena, e per il ritorno di 3400 tra isolani e lavoratori andati a Guayaquil per le ferie e lì in continente sorpresi dall’emergenza sanitaria”, dice Fabio Tonelli, uno degli i italiani presenti sull’arcipelago.

Il turismo muove il 75% dell’economia nell’arcipelago che è patrimonio Unesco dal 1978 e Parco marino. ‘Volveremos a abrazarnos’ (Torneremo ad abbracciarci) si legge tra i diving e le agenzie di Puerto Ayora mentre i taxi sono stati sospesi e tutti rispettano il coprifuoco di 13 ore al giorno.
“C’è una disciplina ferrea – racconta all’Ansa Tonelli – gli abitanti qui sono abituati a essere professionali con turismo di alto profilo, e a rispettare l’habitat. Del resto, iguane, pinguini, tartarughe e pellicani sono persino ritratti nelle vetrate della chiesa. Nel nostro aeroporto, il primo scalo sostenibile al mondo dove anche un paladino dell’ambiente come il divo americano Leonardo Di Caprio è di casa, torneranno i turisti, ma ora va superata l’emergenza coronavirus”.

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