Il futuro dell’Egitto ha l’aspetto di una città ecosostenibile al bordo di una spiaggia bianca finissima davanti ad acque cristalline. L’economia in panne, sottoposta appena ieri al rimedio estremo di una svalutazione del 50% della moneta, spinge l’acceleratore sulla realizzazione del suo investimento estero più importante di sempre: Ras El Hekma, una delle gemme più incantevoli della costa mediterranea sulla quale sta sorgendo una nuova città con resort, alberghi, ville e condomini, ma anche ospedali, scuole e università, edifici amministrativi e di servizio, una zona economica franca per le industrie della tecnologia dell’informazione e centri logistici, e un quartiere centrale degli affari che ospiterà aziende globali.
Il progetto comprenderà anche un grande porto turistico per yacht e navi da crociera. Uno spazio totale di 170 mila chilometri quadrati. Lo Stato si è impegnato a risarcire, in denaro o in natura, i residenti di Matrouh che vivono sui terreni assegnati per il progetto Ras El Hekma, evitando un loro spostamento. Il tutto nel massimo rispetto dell’ambiente e delle persone.
“Ci aspettiamo che la nuova città, costruita totalmente con investimenti privati, attiri 8 milioni di turisti in Egitto una volta completata”, ha osservato il primo ministro Mostafa Madbouly, e lo Stato riceverà il 35% dei profitti. Gli Emirati Arabi Uniti investiranno quasi 150 miliardi di dollari in tutte le fasi del progetto, 35 dei quali già impegnati entro i prossimi due mesi, che è la somma più grande di investimenti diretti esteri nella storia degli Emirati Arabi Uniti. Di questi 35, 15 sono stati già versati.
Ras El Hekma è comunque un progetto aperto, e ora si arricchirà sicuramente, anche grazie al cambio favorevole e a una serie di incentivi, di altre iniziative e di nuovi investitori, ed è già all’attenzione di varie aziende italiane. La Abu Dhabi Developmental Holding Company costituirà la società per azioni Ras El Hikma di cui l’Egitto manterrà una quota. Ma il primo ministro Mostafa Madbouly ha già annunciato che altre località turistiche a basso impatto saranno presto attrezzate con le stesse caratteristiche di Ras El Hekma. Un Piano di sviluppo urbano fino al 2052 comprende lo sviluppo di altre città come El Alamein, El Negila, Sidi Barrani, Jarjoub, Matrouh e Sallum, che saranno in grado, nelle intenzioni del governo, di accogliere milioni di persone e fornire milioni di opportunità di lavoro ai giovani egiziani. Morgan Stanley ha affermato che il denaro che l’Egitto riceverà in afflussi di valuta estera per l’accordo Ras El Hekma entro due mesi equivale ai flussi di investimenti diretti esteri nel Paese in 3 anni e al 9% del prodotto interno lordo.