Per rilanciare il turismo in crisi, l’Egitto ora punta anche su un personaggio che ha forgiato la propria fama nel deserto costiero egiziano: il generale tedesco Erwin Rommel. Infatti, dopo sette anni di restauri ostacolati dalle due rivoluzioni che hanno scosso il paese dal 2011, ha appena riaperto i battenti il “museo della grotta di Rommel”, la mostra permanente ricavata nei resti di un suo quartier generale a Marsa Matruh, sulla costa mediterranea.
Il “Rommel Cave Museum” mostra fra l’altro divise, foto personali del generale nazista, piani di battaglia e una collezione d’armi. Il primo impatto per i visitatori è creato da un telefono da campo, una bandiera nazista e una mappa di Tobruk, la città libica riconquistata dalla “Wüstenfuchs”, la “volpe del deserto”, probabilmente massimo stratega della Seconda guerra mondiale.
Quella di Marsa Matruth, situata circa 280 km a ovest di Alessandria, è una grotta naturale a forma di arco e l’idea di trasformarla in “museo turistico” risale al 1977. L’apertura avvenne poi nel 1988 e i lavori di restauro iniziati del 2010 vennero stroncati dalla tumultuosa caduta caduta del rais Hosni Mubarak che ha provocato ripercussioni calmatesi solo di recente.
L’obiettivo è fornire ulteriori attrattive ai turisti che fanno vacanze di mare sulle bianche spiagge di Marsa Matruh.