Giappone faciliterà accesso a jet privati turisti

Il governo giapponese punta a facilitare l’uso degli aeroporti da parte dei jet privati nel tentativo di attrarre un maggior numero di turisti stranieri facoltosi. Da questo mese, infatti, il ministero del Turismo nipponico ha in programma di ridurre i termini del permesso da presentare alle autorità aeroportuali predisposte, da 10 a tre giorni per l’utilizzo di uno scalo giapponese, consentendo le domande fino a 24 ore prima in caso di circostanze eccezionali.
I ricchi uomini d’affari stranieri che utilizzano jet privati, spiega il giornale Yomiuri Shimbun, spesso decidono le loro destinazioni di viaggio all’ultimo minuto, o cambiano improvvisamente rotta. Facilitando i requisiti per la domanda sarà possibile per gli aeroporti giapponesi accettare anche richieste improvvisate dai visitatori.
Il turismo è stato uno dei pilastri della strategia di crescita degli ultimi anni in Giappone, prima dell’inizio della
pandemia da Covid, e aumentare l’importo pro capite speso dai visitatori internazionali torna ad essere una priorità con la riapertura definitiva delle frontiere. Nel 2019, le spese legate al turismo dai cittadini stranieri in Giappone avevano raggiunto i 4.800 miliardi di yen (32 miliardi di euro), di cui oltre il 10% è stato speso nel turismo considerato “di alta fascia”. Con l’allentamento graduale delle restrizioni anti-Covid, ampie fasce imprenditoriali dell’industria turistica hanno chiesto al governo di facilitare i requisiti per l’uso dei jet privati stranieri. “Se famosi attori o artisti vengono qui in visita e diffondono informazioni sul Giappone tramite i social media, aumenterà ulteriormente la domanda turistica”, ha dichiarato un funzionario del ministero, citato dal giornale. In base ai dati
governativi, il numero di decolli e atterraggi di jet privati, tra destinazioni giapponesi e straniere, ha raggiunto il picco di 5.962 nel 2019. A questo riguardo gli aeroporti domestici intendono potenziare i sistemi per accogliere jet privati, costruendo lounge esclusive e altre strutture adibite agli utenti di questi servizi.
Secondo un’analisi commissionata in gennaio da Greenpeace Europa, dove nel 2022 si sono registrati più di 572 mila voli – con un aumento del 64% rispetto all’anno precedente, le emissioni dei jet privati nel Vecchio Continente sono più che raddoppiate nel giro di un anno, arrivando a superare quelle prodotte annualmente da 550 mila cittadini europei. Lo studio rivela che i jet privati causano in media emissioni fra le 5 e le 14 volte superiori a quelle dei voli commerciali e 50 volte superiori a un viaggio in treno.

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