Seggiovia e villaggio turistico assediano Grand Canyon

Il Parco del Grand Canyon è di fronte alla “più grave minaccia nei suoi 95 anni di storia”, tra tribù pellerossa che vogliono costruire una seggiovia e un gruppo immobiliare che vuole costruire un villaggio turistico nell’area del South Rim.    

La seggiovia nasce dall’immaginazione delle tribù Navajo e dovrebbe portare i turisti alla base del Canyon facilitando discesa e salita attualmente possibili solo a piedi (decisamente non per tutti e non in tutte le stagioni) o a dorso di mulo. Ogni anno il Canyon viene visitato da circa 5 milioni di persone che si fermano per lo più sul ciglio della gola. La Grand Canyon Escalade permetterebbe invece di scendere fino alla confluenza dei fiumi Colorado e Little Colorado.

Intanto il piccolo paesino di Tusayan in Arizona (550 anime e l’aeroporto da cui partono i voli dei piccoli aerei che sorvolano il Canyon) ha approvato il progetto del gruppo Stilo (con base in Italia e negli Usa) di edificare 2.200 abitazioni e circa 300 mila metri quadri di spazi commerciali. Il mega complesso saprà unire un’offerta turistica di qualità al rispetto per l’ambiente: sarà un vero e proprio villaggio, con abitazioni, hotel, ristoranti e centri commerciali, oltre a strutture d’intrattenimento, quali un museo della storia del West con cimeli di Buffalo Bill e ‘attrazioni’ delle maggiori comunità indiane.

editore:

This website uses cookies.