Il ministro del Turismo tunisino Selma Elloumi Rekik ha annunciato una serie di provvedimenti eccezionali a favore del settore turistico del Paese per poter consentire agli operatori di superare la crisi causata dall’attentato a Sousse di venerdì scorso.
Tra queste l’annullamento dell’obbligo del bollo sul passaporto di 15 euro imposto agli stranieri in uscita dal paese; la riduzione dell’Iva dal 12% all’8% per il settore turistico; il rinvio del rimborso dei prestiti per gli anni 2015 e 2016; l’ottenimento di nuovi prestiti rimborsabili su 7 anni di cui due anni di grazia presi in carico dallo Stato; il ripianamento dei debiti fiscali degli operatori turistici; convenzioni speciali con le società pubbliche di elettricità, acqua e gas; la riduzione del 30% sulle tariffe di viaggi aerei e marittimi per i tunisini residenti all’estero; la presa a carico degli oneri previdenziali da parte dello Stato per quanto riguarda i dipendenti degli operatori turistici; cassa integrazione per i dipendenti in disoccupazione involontaria a causa della chiusura degli hotel presso i quali lavoravano.
“La Tunisia è per i violenti una spina insopportabile per quello che esprime e l’obiettivo di far fallire l’esperienza tunisina colpendo il turismo rischia di essere efficace” ha commentato l’ex ministro degli Esteri, Emma Bonino, confermando che la Quarta conferenza della ricerca scientifica si terrà proprio nel Paese colpito dagli attacchi terroristici. “Spero che la conferenza dei donatori possa essere organizzata velocemente – ha ribadito – il meglio che si possa fare, la misura più concreta, è quella di compensare e supplire alle perdite causate al turismo, che è asset importante per la Tunisia Non bisogna farsi prendere dalla paura”, ha concluso Bonino.