500 luoghi in 130 città: il 18 ottobre torna la Faimarathon

Si torna a scoprire l’Italia della bellezza, passeggiando tra tesori spesso chiusi al pubblico, con la quarta edizione della Faimarathon, l’appuntamento del Fondo Ambiente Italiano in programma domenica 18 ottobre come momento clou della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, attiva per tutto il mese.

In tutto, più di 500 luoghi tra palazzi, chiese, teatri, in 130 città, aperti a contributo libero e illustrati da 3.500 volontari, lungo percorsi da scoprire liberamente, senza punti di partenza o arrivo, per intero o in parte. Ma quest’anno la Faimarathon cambia anche passo e, arruolato il biker Vittorio Brumotti come testimonial, per la prima volta lascia scegliere 55 itinerari ai ragazzi dei Gruppi Fai Giovani.

“Bisogna avvicinare paesaggio e patrimonio alle persone – spiega il presidente del Fai Andrea Carandini – Trascinare via le masse dai centri commerciali o dai telefonini e fare in modo che la cultura non sia più per un’elite, ma un divertimento per tutti”.  

“Mi chiedo davvero perché si è perso tanto tempo, quale sordità ha potuto creare una diffidenza o comunque una mancanza di collaborazione tra Ministero e Fai, visto che abbiamo esattamente gli stessi obbiettivi, a partire dall’Italia come museo diffuso – commenta il ministro dei beni culturali e del turismo, Dario Franceschini – la riscoperta di questi luoghi non è solo un dovere, ma una necessità, visti i flussi di turismo internazionale che nei prossimi anni sovraffolleranno le nostre delicate città d’arte. Mentre poi luoghi stupendi ‘minori’ non sono visitati”.

Per il vicepresidente del Fai, Marco Magnifico, “la Faimarathon rivelerà posti davanti ai quali passiamo tutti i giorni, ma senza accorgerci che esistono. Per la prima volta abbiamo scelto un tema a città e i nostri ragazzi hanno suggerito siti che non ci sarebbero mai venuti in mente”.

Come la Modena della Street Art e i suoi graffiti al Palamolza. Ma ci sarà anche la Venezia degli Armeni, con visite all’Isola di S. Lazzaro accompagnati dai monaci; la Bologna della musica, con i mitici Fonosprint Studios dove incidevano Lucio Dalla e Paolo Conte e la Regia Accademia Filarmonica. E poi, il cuore di Milano, con gli Archivi della Ca’ Grande. Tra i luoghi di quest’Italia da riscoprire, anche monumenti restaurati con i proventi del Gioco del Lotto, come la cinquecentesca Villa Poniatowski e i depositi della GNAM a Roma (città dell’Esposizione universale del 1911), o il Fossato del Castello Normanno-Svevo a Bari.

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