Si allarga la rete delle regioni che si legano al percorso di Italia Romanica. Un vero viaggio a tappe nella storia dell’arte, che risale la Penisola alla ricerca di uno stile che riesce a svilupparsi autonomamente, ma ovunque accoglie le influenze dai territori. Su queste direttrici l’anno scorso è nata Italia Romanica, rete dedicata all’arte e all’architettura del Medioevo italiano, che si è srotolata su oltre cento siti tra cattedrali, abbazie, monasteri, chiese campestri di Sardegna, Sicilia e Lombardia, e da quest’anno anche in Piemonte.
Fino al 13 ottobre, nel weekend, apriranno le porte oltre 130 siti nelle quattro regioni: la Sardegna, dove la rete è già radicata, la fa da padrone con una settantina di luoghi; in Lombardia apriranno una ventina di siti, la Sicilia ne aggiunge una decina e il Piemonte, 26.
Promotrice è la Fondazione Sardegna Isola del Romanico, hanno già raccolto la sfida la lombarda Fondazione Lemine, che promuove ogni anno Antico Lemine, festival del medioevo bergamasco; e la Fondazione Le Vie dei Tesori che ha inserito i siti coevi, di influenza arabo normanna, nel suo festival che dura due mesi in tutta la Sicilia.
Quest’anno ha aderito anche l’associazione piemontese Turismo In Collina che ha portato in dote il circuito della Rete romanica di collina, sostenuto da 24 comuni.
L’elenco è lunghissimo e si può scorrere su www.italiaromanica.it: in Sardegna apriranno le porte (tra tante altre) la Basilica di Santa Giusta a Santa Giusta, la chiesa di Nostra Signora di Castro ad Oschiri, Santa Maria di Cepola a Quartu Sant ‘Elena, la chiesa della Madonna del Pilar a Villamassargia e il complesso monumentale di Santa Maria di Monserrato a Tratalias, vicino Carbonia.
In Sicilia, dove il Romanico risente stilisticamente delle influenze bizantine e arabo normanne, si visiteranno la misteriosa Zecca di Palazzo Reale a Palermo, la Torre di Federico a Enna, SS. Annunziata dei Catalani, le abbazie di Santa Maria di Mili e dei Santi Pietro e Paolo nella piccola Itala, nel Messinese; la normanna San Nicolò Regale e la Regale Abbazia di Santa Maria dell’Alto a Mazara del Vallo; l’abbazia di Santo Spirito a Caltanissetta e, a Alcamo, la romantica Cuba delle Rose.
Nel Bergamasco aprono, tra le altre, la Basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto; la splendida San Tomé, la Madonna del Castello e San Giorgio in Lemine ad Almenno San Salvatore, poi la chiesa dei santi Cosma e Damiano a Rezzago e San Michele a Tavernola Bergamasca.
Infine in Piemonte, sempre tra tante, aprono la canonica di Santa Maria di Vezzolano, Sant’Eusebio a Castelnuovo Don Bosco; le piccine San Lorenzo a Mombello di Torino e San Giorgio al Cimitero ad Andezeno, l’Abbazia di Santa Fede poco lontana da Brusasco, e San Pietro al centro del borgo; la chiesa di San Pietro nel cimitero di Albugnano.