giovedì, 28 Novembre 2024

Dopo Josp Fest anche Bit guarda al turismo religioso

A Milano attesa per il workshop a cui parteciperanno 200 operatori

Si è appena chiuso il Josp Fest, il festival dedicato agli itinerari spirituali organizzato dall’Orp in collaborazione con l’Enit alla Nuova Fiera di Roma, ma di turismo religioso in Italia si continua a parlare. Sarà anche perché è uno dei pochi settori che in un momento di crisi come questo non sta subendo grossi contraccolpi, fatto sta che tra poco meno di un mese, anche la Bit dedicherà ampi spazio al segmento. Con un workshop, il primo organizzato nell’ambito della borsa milanese, a cui parteciperanno oltre 200 tra incaricati diocesani, tour operator, rappresentanti di centri di accoglienza, parrocchie e luoghi di culto. Un’iniziativa che, come sottolinea il direttore generale di Fiera Milano Expocts Fabio Majocchi, sarà un’importante occasione d’incontro tra una domanda sempre più ampia e variegata (secondo l’Organizzazione mondiale del turismo sarebbero 330 milioni i viaggiatori di fede nel 2008, di cui 40 milioni solo in Italia) e un’offerta che per adeguarsi dovrà potenziare strutture e servizi. E Milano, che farà da cornice all’evento, nonostante quello che sembra, è anche meta di turismo religioso. La quinta in Italia, per l’esattezza, dopo Roma, al primo posto nel mondo con 26 milioni di turisti l’anno; San Giovanni Rotondo (Foggia) che ospita la salma di Padre Pio; Torino, per la Sacra Sindone; e la francescana Assisi, secondo i dati dell’Osservatorio BitLab commissionati da Expocts, che saranno presentati a Milano proprio in occasione del workshop sul turismo religioso nell’ambito della Bit, dal 19 al 22 febbraio in fiera a Rho-Pero.
 

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