Dopo una parentesi di quattro anni a Ravenna, 'Art and Events', la Borsa del Turismo delle 100 città d'arte d'Italia, torna a Ferrara. La XVI edizione si svolgerà dal 25 al 27 maggio tra eventi, convegni, degustazioni, esposizioni e un workshop al quale sono attesi 100 tour operator italiani e stranieri e 500 aziende dell'offerta turistica, oltre a stand di tutte le Regioni italiane. Il workshop commerciale, previsto per sabato 26, si articolerà su appuntamenti prefissati secondo un sistema informatico creato appositamente per la manifestazione.
La borsa avrà tre filoni principali: il quarantesimo anniversario dell'Unesco; come trasformare i centri storici in leader dell'ospitalità; come migliorare e intensificare i collegamenti e i trasporti in relazione ai flussi turistici legati ai voli low cost.
"La manifestazione riscuote ogni anno grande interesse ma i riflessi della crisi si sentono: bisogna lavorare molto di più per ottenere gli stessi risultati degli anni passati", ha spiegato la direttrice della Borsa, Maria Chiara Ronchi. "Questa edizione sarà una sfida alla crisi: noi siamo pronti e ci auguriamo che ci sia una primavera per il turismo delle città del Paese in generale", le ha fatto eco il presidente di Iniziative Turistiche, Valerio Miglioli.
Per il sindaco del Comune di Assisi, Claudio Ricci, bisogna puntare ad una Associazione europea dei siti e delle città patrimonio dell'Umanità, per portare questo marchio europeo all'estero; 170 europarlamentari si sono già espressi a favore di costruire un quadro normativo ad hoc.
"Il turismo in Italia è sempre stato sottovalutato – ha commentato il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, chiudendo la presentazione dell'evento – e questo è un errore. Bisogna aggredire le realtà emergenti, anticipare gli altri, e non cullarci solo sul fatto che l'Italia è straordinaria e i turisti verranno senza sforzi da parte nostra. Serve una politica per il turismo che il nostro Paese non ha mai avuto. Finora, e mi riferisco a tutti i Governi che si sono susseguiti dagli anni Cinquanta ad oggi, c'é stata troppa disattenzione per questo settore".