Alla sua dodicesima edizione, la Borsa del turismo delle cento città d’arte d’Italia lascia Ferrara, sua sede storica, per approdare a Ravenna, dove quest’anno sarà di scena dal 22 al 25 maggio. Il cambio di location non è l’unica novità di questa edizione che vedrà la partecipazione per la prima volta di Corea, Australia e Canada (paesi la cui domanda di turismo culturale è forte e in crescita). Gli espositori avranno a disposizione per i loro stand le tre piazze cittadine. Il momento culminante della quattro giorni sarà il 24 maggio, giorno del workshop, ospitato dal museo d’arte di Ravenna, occasione d’incontro tra domanda e offerta turistica. Ma, anticipa la presidente Maria Chiara Ronchi alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione, ci saranno anche un concerto, spettacoli e degustazioni, per coinvolgere i commercianti e la città. Cento i tour operator attesi (nella passata edizione erano 90), circa 70 gli imprenditori che hanno già fatto domanda di partecipazione.
Del resto il turismo culturale ‘tira’ se, come sostiene il presidente di Iniziative Turistiche Valerio Miglioli, i viaggi nelle città d’arte d’Italia “valgono 42 miliardi di euro, 10 dei quali provenienti dall’estero”. Per questo, rilancia il presidente di Assoturismo Claudio Albonetti, rendere fruibile "ai turisti di tutto il mondo tutto il nostro patrimonio è un dovere etico". Mentre il responsabile delle relazioni esterne dell’Enit, Marco Bruschini ribadisce che la promozione deve essere accompagnata dalla commercializzazione, binomio indispensabile per mettere in moto un circuito virtuoso che generi ricchezza.