Torna ‘M’illumino di meno’: le tappe di Meeters in Liguria, Piemonte e Toscana

Il 6 marzo torna ‘M’illumino di meno’, giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata nel 2005 da Caterpillar Rai Radio 2. Quest’anno, in particolare, è dedicata ad aumentare gli alberi e le piante con l’invito a spegnere le luci e a piantare un albero.

Per questa giornata speciale, Meeters ha programmato una serie di uscite serali nelle città dove si spengono le luci o in mezzo alla natura, avvolti dai silenzi e dall’oscurità di alcune mete molto suggestive e affascinanti. Non solo: sacchettini di semi di piante aromatiche e fiori saranno donati agli iscritti, che potranno così contribuire attivamente alla mission di M’illumino di meno.

Tre le tappe sostenibili in Liguria, Piemonte e Toscana per scoprire le bellezze del territorio sotto una nuova luce.

La tappa ligure prevede una visita insolita di Genova: non il tradizionale giro per le vie del centro ma una passeggiata fino al Parco delle Mura e poi, con la funicolare, fino a Righi, il quartiere collinare a picco sulla città. Da qui, si arriva alle mura seicentesche dove si affacciano alcuni forti antichi. Al tramonto, tutti ad ammirare meravigliose prospettive della città dalle terrazze del Peralto.

In Piemonte, è prevista un’escursione in notturna sui monti dell’Alto Vergante, dai piedi del Sancarlone fino alla vetta del Mottarone, accarezzando la sponda occidentale del Lago Maggiore. Da Fosseno, punto di partenza dell’escursione serale dalle 18.00 alle 21.30, si salirà sulla sommità del Sass dal Pizz. Attraversando foreste di betulle, tra i canti dei rapaci notturni, il fruscio delle foglie e i profumi di felci e ginestre, si giungerà in cima al Monte Cornaggia, dove ammirare scorci e prospettive mozzafiato sull’intera catena delle alture piemontesi.

L’Appenino lucchese, con le sue antiche leggende, sarà lo scenario della tappa toscana in occasione di M’illumino di meno. Attraverso un percorso di vigneti, coltivazioni e prati verdeggianti, si arriverà alla meta dell’escursione: la Quercia delle Streghe, una pianta secolare di circa 600 anni, oggetto di affascinanti storie. Si narra, infatti, che le streghe si riunissero ai suoi piedi per praticare il sabba, danzando sopra la sua chioma e svolgendo altri riti propiziatori. La conformazione quasi schiacciata dell’albero deriverebbe proprio da questa singolare usanza delle arpie. Seduti intorno alla pianta, i partecipanti rievocheranno gli antichi miti, in un’atmosfera magica e adrenalinica.

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