18 mln di italiani andranno a Expo, ma 57% solo per un giorno

Expo2015 convince gli italiani: il 38%, ovvero oltre 18,2 milioni di persone, ha intenzione di visitarlo o lo ha già fatto. Ma si tratta di visite toccata e fuga: il 57% di chi vuole andare dedicherà a Expo una sola giornata, il 33% due. Si fermerà per più tempo solo un visitatore su 10. E del resto, il 75% di chi è interessato ad andare, infatti, progetta di spendere solo 250 euro o meno a persona.

E’ quanto emerge da una rilevazione condotta da Confesercenti con SWG sull’impatto di Expo sul turismo interno. Ad attirare gli italiani è in primo luogo l’unicità dell’evento ma anche l’opportunità di vedere le architetture delle strutture. E chi ha già visto Expo non è rimasto deluso: il 68% ha assegnato all’esposizione un voto positivo.  

Il picco di visitatori italiani ad Expo arriverà dopo l’estate: è settembre, infatti, il mese più gettonato, indicato dal 44% di chi ha programmato una visita ad Expo. Seguono giugno (scelto dal 15%), luglio (14%), agosto (11%) e ottobre (10%). Maggio, il mese di apertura dell’evento, ha invece raccolto appena il 6% delle preferenze. La maggior parte dei visitatori arriverà in treno (58%). Preferiti i treni veloci come Frecciarossa e Italo, che raccolgono il 35% delle preferenze. Quasi 6 milioni e 400mila italiani – il 35% – raggiungerà il sito di Expo in automobile o moto. Solo il 10% sceglierà l’aereo.

La brevità delle visite e la relativa lontananza del sito dalla città riduce anche la consistenza dei flussi di visitatori che da Expo si riversano su Milano. “Per ora la ricaduta sulla città, per ristoranti, bar e attività ricettive, non è stata entusiasmante. Ma il grosso dei visitatori deve ancora venire: estate ed autunno porteranno ad un incremento sia degli stranieri che degli italiani”, dice Andrea Painini, presidente di Confesercenti Milano.

Solo il 43% progetta di pernottare, per l’occasione, nel capoluogo lombardo. E di questi meno della metà (il 41%) lo farà in albergo: gli altri si orienteranno verso un bed and breakfast (29%), ma c’è anche un consistente 30% che sceglierà un’altra tipologia.  

“C’è un sommerso di albergatori improvvisati per l’affitto breve e informale che sta riducendo l’effetto positivo di Expo sulle attività ricettive: secondo le nostre rilevazioni, i posti letto extralberghieri su Milano offerti in locazione sulle piattaforme web, sono ormai più di 5mila. Bisogna rivedere le norme sull’ospitalità, come sta facendo la regione Lombardia, il fenomeno va regolamentato – spiega Rocco Salamone, presidente di ATR Milano, associazione di albergatori aderente a Confesercenti Milano – adesso attendiamo i turisti stranieri veri: le prenotazioni per luglio e agosto non sono molte, ma è anche vero che ormai si tende a prenotare abbastanza a ridosso, in media una settimana prima”.

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