L’eredità di Expo si vedrà più avanti, “ma possiamo dire sin da oggi che abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti, e che si vince facendo sistema”. Lo ha detto la commissaria generale di Padiglione Italia, Diana Bracco, durante il suo discorso per la cerimonia conclusiva.
“I visitatori entusiasti, il rilancio dell’immagine del Paese, la ricchezza di contenuti, il dibattito su temi cruciali, le occasioni date ai giovani, senza dimenticare il contributo dato al turismo all’export e all’economia in generale”, insieme “alla crescita delle esportazioni italiane del settore agroalimentare, la fiducia ai massimi degli ultimi 15 anni secondo l’Istat, e l’Italia che è tornata a crescere, secondo Fmi e Banca d’Italia: questi gli importanti risultati raggiunti nei sei mesi di Expo, ricordati da Bracco, risultati che dimostrano che “Expo è stato un vero driver di sviluppo”.
Bracco ha ricordato poi la centralità di Padiglione Italia, “un quinto del sito espositivo”, con “l’affascinante architettura di Palazzo Italia, l’Albero della vita e le mostre”, simboli che hanno riportato in auge “l’Italia della grande bellezza del passato”.
“Questo evento lascia un insegnamento prezioso – ha concluso Bracco -: noi italiani siamo più consapevoli del nostro valore, di ciò che sappiamo fare e di ciò che gli altri apprezzano di noi. Di Expo e del lavoro partecipato di questi anni da domani sentiremo tutti la nostalgia, che deve però essere produttiva e costruttiva, per proiettare verso domani il patrimonio di energia che abbiamo saputo creare, all’insegna del nostro ‘Orgoglio Italia’”.