Secondo una buona fetta di italiani, composta in maggioranza da giovani, istruiti e professionisti, non esiste alcun progetto per il post-Expo2015 e non si sa che cosa rimarrà al turismo italiano dell’evento che Milano e l’Italia si apprestano ad ospitare da maggio a ottobre.
Sul lato della ricettività, invece, il giudizio espresso dagli italiani è generalmente positivo, anche se i voti più elevati vengono assegnati agli alberghi di fascia alta. Nonostante ciò, il confronto con la ricettività con gli altri Paesi europei ci vede in parte sfavoriti, con un 40% degli intervistati viaggiatori che giudica il nostro sistema ricettivo arretrato rispetto all’offerta comunitaria.
Sono questi alcuni dei dati sui quali si concentrerà il convegno in programma domani, giovedì 26 febbraio a Roma, quando l’Associazione Italiana Confindustria Alberghi – in collaborazione con ISPO Ricerche – presenterà i risultati della ricerca “Turismo e ricettività alberghiera: la situazione alle porte di Expo”.
Interverranno Renato Mannheimer di ISPO Ricerche; Magda Antonioli, direttore Met Università Bocconi; Maria Carmela Colaiacovo, vicepresidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi; Costanzo Jannotti Pecci, presidente Federterme e Cristiano Radaelli, commissario straordinario Enit.