Lo studio dei tweet per conoscere i turisti di Expo2015

Sapere quali sono i desideri e le motivazioni dei 20 milioni di viaggiatori che arriveranno a Milano per l'Expo grazie a Twitter e a Facebook per organizzare una promozione turistica adeguata ed anche per indurli a visitare altre città d'Italia. E' quello che si propone di fare "Big Data", una scienza nuovissima illustrata agli albergatori riuniti a Trieste, in occasione della 64 ma assemblea di Federalberghi, da Euro Beinat, docente di Geoinformatics e Data Science all'Università di Salisburgo, uno dei massimi esperti mondiali in materia. Tra l'altro, Beinat è stato convocato nei giorni scorsi dal ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini per far parte del progetto che ha portato alla creazione del Laboratorio digitale.
E dunque studiando l'enorme mole di dati che arrivano dai social media, dalle transazione effettuate con le carte di credito e con i cellulari, Beinat e gli esperti che lavorano con lui sono in grado di estrapolare una serie di informazioni utili. Inoltre, studiando in particolare le transazioni telefoniche, Beinat può misurare anche le presenze in un dato luogo al momento di una manifestazione e l'impatto sulla città ospitante.
Beinat e la sua squadra hanno inoltre studiato le presenze turistiche in Italia tra maggio e novembre 2013 in particolare dei cinesi e dei tedeschi. E' emerso che i primi sono concentrati al nord e al centro Italia ma praticamente non conoscono il sud mentre i secondo si spostano in tutta la Penisola, seppure, al sud, in modo marginale. I cinesi in Italia visitano solo 1 o 2 città, il 60% arriva in aereo ma il 35% via terra, dalla Francia e dalla Germania. "Per i cinesi – ha spiegato Beinat – l'Italia non è la destinazione ma un pezzo di Europa da visitare, una parte dell'itinerario". Per i turisti che arrivano in Italia, in generale, Roma è centrale: la metà, secondo questi studi, non visita altre località. Chi invece ad esempio visita Venezia, molto spesso va poi in altre città. La spesa dei turisti si concentra al nord e gli studi rilevano come in alcune località una grossa presenza turistica corrisponde ad una bassa spesa. Alcune località del sud, infine, non sono affatto toccate dai flussi turistici. Il "Big Data" pone infine il tema della privacy sui dati. "Servono regole – ammette Beinat  – bisogna lavorare in modo appropriato ma le potenzialità di questa metodologia sono fortissime". 
Basti pensare che in un minuto nel mondo vengono inviate 204 milioni di e-mail, avvengono quattro milioni di ricerche su Google e vengono lanciati 277 mila tweet.  

editore:

This website uses cookies.