Il settore della nautica italiana è in crescita, in valore aggiunto è pari a quasi 12 miliardi di euro e coinvolge circa 17 mila addetti alla costruzione, 105.549 nella subfornitura ai cantieri e nella componentistica, 39870 nelle riparazioni e nel refit e nei servizi, 20.961 nel turismo e commercio. Diminuisce il numero di stabilimenti ma aumenta la qualità e il moltiplicatore del valore aggiunto. Sono i dati emersi dalla convention Ucina Satec 2019 “Le capitali della nautica” che si è tenuta a Santa Margherita Ligure.
Il convegno ha rappresentato la prima uscita ufficiale del neo presidente di Ucina Saverio Cecchi. “Vedendo questi dati sono orgoglioso di quello che facciamo – ha detto – noi siamo un settore fondamentale per l’economia del nostro Paese e chiediamo alle istituzioni che ci affianchino concretamente e non con strette di mano e passerelle elettorali”.
Il comparto è stato fotografato dalla fondazione Symbola e illustrato da Domenico Sturabotti. “È un quadro il nostro in evoluzione – dice – che vede il settore della nautica in crescita in termini di efficienza. Complessivamente nella filiera c’è una riduzione di stabilimenti, in tendenza con tutta la manifattura italiana, ma a fronte di ciò vi è un incremento del valore aggiunto nella filiera cantieristica tre volte maggiore rispetto a quello nazionale e un sensibile aumento degli addetti”.