Agriturismo, in 10 anni raddoppiate strutture italiane

In leggero calo i connazionali, buona la presenza degli stranieri

Il fenomeno agriturismo non si arresta. In poco meno di 10 anni è quasi raddoppiato il numero di strutture sorte in Italia: nel 2007 il numero è cresciuto del 6,7% rispetto all’anno precedente, giungendo a quota 17.895 secondo la stima di Agriturist. Ma dal 1999 ad oggi le aziende agricole aperte a turisti e viaggiatori sono aumentate di ben l’81%. In crescita soprattutto il Sud, che cerca così di recuperare sulle regioni del Centro e Nordest. Gli agriturismi che, oltre a camere o appartamenti, offrono la ristorazione sono più della metà: circa 9 mila. Tre su dieci organizzano degustazioni, sei su dieci offrono attività ricreative, culturali, sportive o di svago. Altrettante vendono direttamente i propri prodotti e indirizzano i clienti verso aziende amiche: nel 2007 l’acquisto diretto presso le aziende agricole (non necessariamente agriturismi) ha raggiunto il fatturato di 2,5 miliardi di euro presso 57.530 agricoltori. Nel settore si ritaglia un ruolo privilegiato la presenza femminile: più del 30% dei conduttori di agriturismo sono donne (40% al Sud). Secondo Agriturist, una delle tre associazioni di categoria, la preferita dai turisti è sempre la Toscana, che cattura il 18,5% dei flussi, seguita dalla Sicilia (9,7) e dalla Lombardia (7,8). Il 25% degli ospiti sono stranieri, in leggero calo gli italiani. Tra i problemi del settore quello della classificazione del servizio, segnato dal numero di spighe, margherite o girasoli, un po’ come le stelle degli alberghi.
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