HotelsClick: siamo una delle uniche Ota rimaste in Italia

È l'argomento clou in questi primi giorni del 2014: le Ota, il loro ruolo nel nostro paese, il loro destino (qualcuno già parla di fallimento con l'avvento di TripConnect e l'abolizione della parity rate), il già avvenuto fallimento dell'agenzia di booking online tedesca Clever-hotels.com.
Nel dibattito si inserisce anche Nicola Rizzardini ceo di HotelsClick, una Ota tutta italiana. Nata a Roma nel 2006, trasferitasi successivamente a Venezia e oggi, a distanza di 7 anni, è tra i pochi operatori del booking online a risiedere ancora in Italia "nonostante la forte pressione fiscale – come racconta lo stesso Rizzardini – iva sulle prenotazioni, tasse aziendali, impossibilità di detrarre le spese commerciali e oneri sui costi del personale".
"Solo considerando l'iva sulle prenotazioni – dice Rizzardini – i nostri competitor hanno un margine di profitto nettamente superiore al nostro, fino al 4%. Per questo, oggi, restare in Italia è quasi una missione impossibile. Non è un caso che alcuni grandi del settore si siano trasferiti all'estero (altri hanno sempre avuto sedi estere) dove la pressione fiscale infierisce molto meno.
Inutile dire che questa ‘fuga dall'Italia' stia arrecando danni notevoli alle aziende italiane che vogliono o decidono di rimanere nel Bel Paese. Oltre agli svantaggi sopra elencati, inoltre, è da sottolineare la fuoriuscita di capitale che potrebbe essere estremamente prezioso in questo momento di crisi economica".

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