Toto ministri, Agilo: al Turismo un ministro al passo con i tempi

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Paola Di Giovanni, presidente di Agilo, a proposito del toto ministri che in questi giorni circola sulla stampa italiana in vista della formazione del nuovo governo Meloni.

Come al solito al momento di stilare una lista di ministri se ne sentono di tutti i colori.
Nomi buttati a caso (tanto per sparare… o per bruciare qualcuno) o pezzi di una scacchiera da sistemare per equilibri politici.
Ministri “tecnici” che dovrebbero essere fenomeni per curriculum e titolo posseduto e che invece, in ogni dicastero, hanno lasciato solo tagli e brutti ricordi per la popolazione.
Oppure ministri che si sono fatti da soli e che provengono dal “mondo del lavoro” (si ma quale?) con risultati altrettanto disastrosi (serve un nome?).
Al turismo, da quando è stato (re)istituito, abbiamo subito questa triste sorte.
Per questo sarebbe il caso di dire basta.
Di trovare un nome che sia AL PASSO CON I TEMPI, non personaggi che, a prescindere dall’età, siano legati alle solite vecchie logiche….
Quali logiche?
Una a caso: la questione Guida nazionale e l’impossibilità a 9 anni dalla entrata in vigore della Legge di avere una regolamentazione definitiva per l’accesso alla professione.
Per il sottostare dei ministri succedutisi ai ricatti di associazioni di Guide tese a proteggere esclusivamente i loro privilegi TERRITORIALI.
Serve altro?
Diciamo che dalla nostra istituzione non abbiamo incontrato un ministro che sapesse che cosa fosse un Accompagnatore turistico…. e che avesse MINIMAMENTE preso in considerazione l’ipotesi di regolamentare TUTTE le professioni turistiche. Una volta per tutte.
Speravamo che la pandemia avesse almeno definitivamente dato dignità a tale professione, equiparandola a quella di Guida per quanto riguarda i ristori (eh, sia chiaro, perché lo abbiamo imposto insieme a poche altre associazioni!).
Ma nulla da fare…. alla presentazione del nostro disegno di legge ad aprile il Ministero NON SI DEGNÒ NEANCHE DI PARTECIPARE.
Le nostre aspettative sono quindi al ribasso, e siamo pronti a veder cambiare Ministro, sottosegretari, dirigenti e funzionari come è successo spesso in questi anni, anche da un giorno all’altro, mentre spiegavamo qualcosa a qualcuno…. e ci trovavamo a parlare con un altro.
Per assurdo l’ultimo momento di dialogo e di un serio confronto fu….. quando non c’era il Ministero del Turismo, ma ancora c’era solo un sottosegretario (del Ministero dei beni culturali), coadiuvato, per quanto ci riguarda, da funzionari provenienti dalle strutture regionali che si occupavano di professioni turistiche….
Come per dire…..
Si stava meglio quando si stava peggio!!!”

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